Qualche giorno fa una mia carissima amica argentina che vive
a Miami mi ha detto che lei riconosce le donne italiane perché tutte portano
sempre – estate e inverno – una sciarpa/pashmina di seta o cachemire al collo,
mentre le altre donne del mondo , no.
Non ci avevo mai riflettuto – essendo italiana – ma pensandoci
in effetti è abbastanza vero.
In Germania, in linea
di massima , sono molto attente al comfort più che all’eleganza e amano molto
gli stili anni 80 . D’estate adorano i cappelli di paglia di tutte le fogge e,
ovviamente gli immancabili sandali. D’inverno
la scarpa invece è a tacco semibasso, un po’ tozza, comoda, appunto, ma bella
no. Non fanno molto caso all’accostamento delle fantasie e quindi può capitare
di incontrare una bella tedeschina con un abito a fiori e una bella borsa
leopardata…………. Quindi direi che non sono proprio outfit da prendere come spunto….
In Inghilterra, le
donne si fanno un vanto di non seguire la moda , ma di farla, in ogni senso:
dal modo di parlare alle abitudini. Tutto si può dire di un’Inglese, meno che
sia schiava dei dettami della moda. Non danno alcun valore alle firme, ma
stanno invece molto attente agli abbinamenti dei colori che possono variare da un unico colore tutto
coordinato (soprattutto nero) a una
serie di abbinamenti colorati e allegri, ma sempre in tono tra loro (dipende
dall’età). La norma mi è sembrata lo stile casual così come un’altra cosa che
mi ha colpita è la mancanza di calze anche d’inverno (questo però l’ho visto
anche a Chicago ). Dalle ultime notizie pare che il jeans – tanto amato in
Italia – sia diventato un capo fuori moda, ma aspetterei prima di darlo per
morto.
In Francia, soprattutto a Parigi, dove i mercatini di abiti abbondano, lo stile vintage vince. Le francesi
sono sempre state e sempre saranno, più che eleganti, direi chic. Mai vistose,
mai appariscenti, mai ingioiellate tipo
albero di natale. Se portano qualcosa al collo sarà una sciarpona tricottata, se gli
occhiali, saranno con grande montatura, ma mai esagerata, se hanno
qualcosa di firmato, il logo non sarà particolarmente visibile. Sobrie e raffinatissime. Non a caso proprio a
Parigi è nata la “petite robe noire”, il tubino che va bene in ogni occasione.
In Spagna, le donne
si dividono in due: le catalane e le
altre. Le catalane non sono mai casual. Amano vestirsi in modo elegante, con capi di qualità e classici, coordinati tra loro per colori e fantasie non
particolarmente appariscenti. Sono piuttosto semplici nell’abbigliamento , ma
attente ai dettagli.
Le altre spagnole (in particolare le castigliane) sono
altrettanto attente alla qualità dei vestiti che indossano, ma amano molto di
più delle catalane i colori vivaci, le
stampe e i fiori, i gioielli (veri o finti) in abbondanza, e le firme. Occhiali
portati sulla testa, grandi scialli, e
pizzi sono parte integrante del loro guardaroba.
Due righe anche sulle italiane: qui , a parte le sciarpe portate sempre e ovunque, come dice
la mia amica, il gusto è un po’ più ricercato soprattutto per gli accessori e l’italiana
è indubbiamente “logo dipendente”. Se può permetterselo, ama esibire tutto il
possibile griffato: dalla borsa, al foulard, alle scarpe, ai gioielli e al
vestito. Talune addirittura dovrebbero essere pagate per la pubblicità che
fanno agli stilisti vestendo i loro outfit da capo a piedi! Sono poco
vistose in fatto di gioielli e amano essere coordinate. La mise più indossata? Jeans o pantaloni blu ,
camicia bianca, giacca nera ,pashmina , scarpe col tacco, borsa grande.
Se
una donna è malvestita si nota l'abito. Se è vestita impeccabilmente si nota la
donna.
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