Quando si può definire una donna “grottesca”? Quando si
concia da far spavento o quando è inadeguata alla propria età? Dire in entrambi i
casi.
Si concia da far spavento: vedo donne che portano pantaloni
larghi e sono alte 1,60 cm, che si tingono i capelli di rosso intenso, che si
mettono le salopettes o , peggio, le minigonne complete di tacchi altissimi e
magari completate da una maglia con la spalla di fuori…. Per non parlare di
come si abbigliano per la sera: lustrini a iosa, pizzi e trasparenze, trucco
occhi pesantissimo, labbra rosso fuoco e
unghie in tinta, lunghissime. E che dire di quelle che vestono leopardato dalla
testa ai piedi? O, ancora, di quelle che si vestono di pelle nera dalla testa
ai piedi, nemmeno fossero delle bikers o le compagne di Diabolik.
Ecco, quando incontro una donna così, la prima parola che mi
viene in mente è, appunto, grottesca. E quello che più mi colpisce e mi fa
riflettere è che dato che tutti le guardano , le tapine pensano di essere
affascinanti e non si rendono conto che invece sono solo comiche…
Non è adeguata alla sua età: qui si apre un capitolo spinoso
perché sono poche le donne che se ne infischiano del’invecchiamento fisico.
Quello mentale si può allontanare o arginare abbastanza facilmente perché basta
restare curiose, avere molti interessi, molti amici, molte letture e il
cervello resta giovane, ma quello fisico è più difficile da contrastare perché la
legge di gravità non fa sconti a nessuno: da un certo punto della vita in poi
la pelle inizia a cedere ed ecco che allora alcune donne si fiondano dal
chirurgo estetico che, se non è più che bravo e più che onesto, le riduce a
tante maschere e/o con parti del corpo che è decisamente visibile che non sono naturali
(come certi seni che restano tondi anche quando ci si distende sulla schiena).
Ma non è tutto: si può essere grottesche anche quando ci si
atteggia a “ragazzina” (e lo fanno in tante!!!), quando si assume l’atteggiamento
da finta ingenua , quando ci si ostina
ad andare in discoteca e ballare sfrenatamente in mezzo a ragazzi poco più che
adolescenti, quando al ristorante ci si attacca al telefonino per messaggiare
in continuazione (una cosa oltretutto imperdonabile perché è davvero da maleducate),
quando si parla a voce altissima in mezzo alla gente, quando ci si comporta
esattamente come la propria figlia
diciottenne per fare la “mamma amica” col risultato che non si diventa né madri
né amiche…E poi quando si flirta apertamente con gli uomini, quando si cerca di
ammaliare un ragazzo giovane, quando ci si atteggia a “femme fatale” (non usa
più dai tempi di Mata Hari).
Il risultato finale è uno solo: il ridicolo.
Come si può ovviare a tutto questo? Se vi riconoscete in uno
dei due ritratti…non ci vuole molto a cambiare, basta un po’ di autocritica e
di buona volontà. Se invece è una vostra amica ad essere grottesca, allora
usate tutto il tatto possibile immaginabile, ma fateglielo capire: farete
sicuramente un’opera buona.
Tutto ciò che è ancora bello a trent'anni, è triste a
cinquanta e grottesco a sessanta.
Jacques Attali, Nouv'Elles, 2002
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